venerdì 29 marzo 2013

Pastiera di grano

Come la maggior parte delle napoletane in questi giorni la mia casa è inebriata dal profumo della Pasqua, un odore che ogni anno mi riporta all'infanzia quando tutto il vicinato si riuniva intorno al forno a legna della mia nonna, le vicine portavano le proprie pastiere e i propri casatielli e ognuna raccontava le proprie ricette, gareggiavano ad elencare gli aromi e le spezie, chi ci metteva più uova, chi meno ricotta, chi amava il cedro, chi no, chi commetteva eresia aggiungendo crema pasticciera all'impasto, ma la più sicura di sè era la mia nonna che aveva ereditato la sua ricetta dalla madre che a sua volta era custode della ricetta di un'antica pasticceria napoletana "Caflisch", parliamo del 1800. Io ero bambina e amavo stare in mezzo, mi piaceva ascoltare, adoravo pasticciare, e non vedevo l'ora che la mia mamma e la mia nonna finissero di riempire le pastiere per ripulire le ciotole tuffandomi dentro con la faccia, a  modo mio aiutavo, correvo di qua e di là e tutta sporca di impasto e di farina ogni volta che usciva una pastiera dal forno la coprivo con un panno di lino.
Era bellissimo sentire quel profumo di pasta frolla che si sprigionava in tutto il cortile, quei ricordi sono straordinari ed indelebili..Ho fatto le pastiere di grano con mia figlia e mia madre, abbiamo impastato i casatielli dolci e stasera ci aspettano i casatielli forti...Flavia ora è dalla nonna paterna a fare le pastiere....mi piace che questa tradizione si tramandi e amo immaginare che anche nei suoi ricordi ci saranno sempre i profumi della felicità...

Su Wikipedia ho trovato la leggenda della pastiera leggete quanto è bella:

"Narra la leggenda che la sirena Partenope, simbolo della città di Napoli, dimorasse nel Golfo disteso tra Posillipo ed il Vesuvio, e che da qui ogni primavera emergesse per salutare le genti felici che lo popolavano, allietandole con canti di gioia. Una volta la sua voce fu così melodiosa e soave che tutti gli abitanti ne rimasero affascinati e rapiti, accorsero verso il mare commossi dalla dolcezza del canto e delle parole d’amore che la sirena aveva loro dedicato e, per ringraziarla, sette fra le più belle fanciulle dei villaggi furono incaricate di consegnarle i doni della natura: la farina, la ricotta, le uova, il grano tenero, l'acqua di fiori d'arancio, le spezie e lo zucchero. La sirena depose le offerte preziose ai piedi degli dei, questi riunirono e mescolarono con arti divine tutti gli ingredienti, trasformandoli nella prima Pastiera, che superava in dolcezza il canto della stessa sirena"




Questa è la ricetta della mia pastiera, in realtà io ho fatto il doppio della dose e mi sono venute 2 pastiere da 25cm, una da 30cm, 2 da 22cm e una da  20cm 

Per la pastiera napoletana:
600 gr di grano cotto
300ml di latte
50gr di burro
la buccia di un limone
900gr di ricotta di pecora
7 uova intere
3 tuorli
750gr di zucchero
2 fiale di fiori d'arancio
1 cucchiaino raso di cannella
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
la buccia grattugiata di un'arancia
la buccia grattugiata di un limone
la premuta di mezza arancia
Cedro a cubetti a piacere
Scorzetta d'arancia a piacere

In una capiente pentola ho messo il grano con il latte, la buccia di un limone e il burro ho messo sul fuoco a fiamma bassa e ho portato ad ebollizione sempre mescolando. Il grano sarà pronto quando avrà assunto la consistenza di una crema. Ho lasciato raffreddare e vi ho tolto la buccia del limone.
In una ciotola ho mescolato la ricotta con lo zucchero, le uova intere, i tuorli, le spezie, la buccia dell'arancia e del limone, i canditi la premuta di mezza arancia, l'acqua di fiori d'arancia e  alla fine vi ho aggiunto i canditi.

Per la pasta frolla:
500gr di farina
250gr di burro
250gr di zucchero
1 pizzico di sale
3 uova intere
1 tuorlo
la scorza di un'arancia grattuggiata

Su di una spainatoia ho posizionato la farina a fontana, ho posizionato nel centro il burro freddo  a cubetti, ho quindi impastato rendendo l'impasto sabbiato, ho quindi disposto nuovamente la farina e il burro a fontana, nel centro vi ho aggiunto lo zucchero e le uova, e ho impastato fino a rendere il composto liscio ed omogeneo, ho formato una palla che ho avvolto con la pellicola  trasparente e ho lasciato riposare in frigo per mezz'ora.

Con la pasta frolla ho foderato una tortiera di alluminio precedentemente imburrata e infarinata e l'ho riempita con il composto di grano, uova, spezie e ricotta, l'ho chiusa con delle striscioline di pasta frolla a formare una grata, ho infornato per un'ora in forno preriscaldato a 200°.

Curiosità: 
fonte Wikipedia

Lo sapevate che Maria Teresa d'Asburgo-Lorena, seconda moglie di re Ferdinando II di Borbone, soprannominata la Regina che non sorride mai,  assaggiando una fetta di pastiera non poté far a meno di sorridere e da qui nasce il termine "magnatell'na risata"(tipico detto partenopeo che sollecita le genti alla ilarità).

Questa è per voi :) Buona Pasqua felice!


Work in progress.....ecco i casatielli dolci alcuni cotti altri da infornare :)




Vi ricordo di partecipare all'estrazione di due delizose colombe al pistacchio,è facilissimo basta partecipare al  Giveaway di Aroma Sicilia e Radici di Zenzero tutte le istruzioni sulla mia pagina facebook 



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martedì 26 marzo 2013

A Pastier e’ ferellini (Pastiera di pasta dolce)


Amici miei oggi condivido una ricetta della tradizione della mia città “A pastier e’ ferellini” è un dolce tipico pasquale di Torre del Greco, appartenente alla cucina povera, facile da preparare e con un sapore tutto da scoprire, è fatta con ingredienti semplici, la pasta, i capellini d’angelo che in dialetto sono chiamati “ferellini”, le uova, gli aromi e il latte, è  un dolce di casa, sarà difficile trovarne una versione standard e non la troverete in  pasticceria.

La cosa più divertente e singolare, secondo me, è che ogni famiglia ha la sua versione, i suoi segreti, le proprie variazioni , per questa ricetta devo ringraziare mia suocera che a sua volta ha ereditato diverse ricette alle quali attinge e che nel corso degli anni ha creato la sua versione di famiglia.

Nella mia ricerca mi sono accorta che ci sono infinite varianti, per esempio c’è chi non utilizza nessun tipo di grasso, chi aggiunge le scagliette di cioccolato, chi omette il cedro, chi la spolvera con zucchero semolato appena uscita dal forno, chi la riveste con pasta frolla….

Ora non vi resta che preparare la vostra versione e immergervi nel passato, assaporando i profumi, le consistenze e i sapori di un tempo…. 

 

Per una pastiera di circa 22 cm di diametro:

250gr di capellini d’angelo
250gr di zucchero
50gr di burro
1 pizzico di sale
400ml di latte
4 uova grandi
La scorza grattugiata di un’arancia
La scorza grattugiata di un limone
La premuta di un’arancia
La premuta di mezzo limone
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 cucchiaino di cannella
1 fialetta di fiori d’arancia
Qualche goccia di millefiori
Cedro a piacere


Ho lessato la pasta per un minuto e mezzo in abbondante acqua salata, l’ho scolata e l’ho messa in una ciotola con il latte, lo zucchero e il burro, l’ho lasciata riposare per circa tre ore.
Passato il tempo vi ho aggiunto la premuta degli agrumi, la scorza dell’arancia e del limone, gli aromi, il cedro e le uova precedentemente sbattute, ho mescolato bene fino a che tutti gli ingredienti fossero ben amalgamati. Ho imburrato e infarinato una teglia di 22 centimetri e vi ho versato il composto avendo cura di coprire bene tutta la pasta con i liquidi, l'ho poi coperta con dei fiocchetti di burro. Ho infornato in forno preriscaldato a 180° per ca. 50 minuti. Vi accorgerete che sarà pronta quando avrà assunto un bellissimo colore dorato, quando sarà croccante all’esterno e ben umida e morbida all’interno.
Una volta sfornata l’ho lasciata riposare per diverse ore, prima di servirla vi ho spolverato dello zucchero a velo.


tutte le istruzioni sulla mia pagina facebook 



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martedì 19 marzo 2013

Zeppole di San Giuseppe

Eccomi ci sono...torno dopo un po'...ma ci sono come prima e più di prima...mi è mancato il mio blogghino e mi siete mancati voi...passo subito a fare gli auguri a tutti i papà del mondo ed in particolare a Mr.Ma che è un papà meraviglioso, paziente, dolce e premuroso...le mie bimbe sono fortunatissime :)

Questa è una delle poesie che raccontavo al mio grande papà quando ero piccola...ricordandolo con immenso amore ed affetto....Love you Daddy :)


Caro babbo sei tornato?
Il lavoro ti ha stancato?
Vieni curvati un pochino voglio darti
un bacettino


La ricetta di oggi non può che essere quella delle zeppole di S. Giuseppe che qui al Sud non mancano mai  per festeggiare il giorno della festa del papà...Tradizionalmente esistono due varianti di zeppole di San Giuseppe, fritte e al forno. In entrambi i casi le zeppole hanno forma circolare e sono guarnite con crema pasticciera e  amarene sciroppate. La versione che vi propongo è quella al forno che personalmente preferisco e trovo più leggera, ma con lo stesso impasto si possono fare anche delle ottime zeppole fritte.




Per 12 zeppole circa (dipende dalla grandezza):

150gr di farina
100gr di burro
1 pizzico di sale
250ml di acqua
1 cucchiaio di zucchero (si può anche omettere)
4 uova grandi
La scorza grattugiata di un limone


In una pentola ho messo l’acqua, il burro e il sale, appena il burro si è sciolto e l’acqua ha cominciato a bollire, ho versato la farina in un’unica soluzione, ho mescolato per ben con un cucchiaio di legno, quando l’impasto è diventato una palla e sul fondo della pentola si è formata una leggera patina bianca, ho spento la fiamma. Ho versato il composto in una ciotola e ho lasciato che si raffreddasse.
Una volta che l’impasto è diventato freddo, ho aggiunto lo zucchero  e la scorza di limone grattugiata e con un frullatore ho iniziato a mescolare e ad aggiungere un uovo alla volta, questa operazione è molto importante bisogna far incorporare benissimo ogni uovo al composto prima di versarne un altro.
Vi accorgerete che l’impasto è pronto quando prendendolo con un cucchiaio, nel cadere formerà una V.
Ho inserito l’impasto in una sacca da pasticcere con bocchetta a stella grande e su di una teglia foderata da carta da forno ho formato dei cerchi con l’impasto. Ho infornato in forno  preriscaldato a 200° per 20 minuti ca.
Le zeppole saranno pronte quando saranno ben dorate e gonfie.

Per la crema pasticciera:
3 uova
500ml di latte
6 cucchiai di zucchero
4 cucchiai di farina
Una bacca di vaniglia
Scorza di un limone grattugiata

In un pentolino ho messo a riscaldare il latte con la bacca di vaniglia, in un altro pentolino ho sbattuto .le uova con lo zucchero e la farina, vi ho quindi versato il latte bollente filtrato, ho mescolato bene e ho portato sul fuoco, ho mescolato continuamente fino a che la crema fosse diventata densa, liscia e vellutata. L’ho lasciata raffreddare e infine vi aggiunto la scorza dl limone grattugiata., ho mescolata ancora la crema e l’ho riposta in frigo ricoperta da pellicola trasparente.

Decorazione:
Amarene
Zucchero a velo

Ho inserito la crema  in una sacca da pasticcere, ho quindi farcito le zeppole con la crema e le ho decorate con un ciuffetto di crema e un’amarena sciroppata, le ho spolverizzate con zucchero a velo.

Grazie per essere passati di qui e per il vostro affetto :)

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